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Varici degli arti inferiori

Le varici sono vene dilatate, tortuose, antiestetiche, che colpiscono in genere bilateralmente gli arti inferiori.

Le vene degli arti inferiori assicurano il ritorno del sangue dalle gambe al cuore. Esiste un sistema venoso superficiale, un sistema venoso profondo ed infine il sistema perforante costituito da vene che mettono in connessione, come i pioli di una scala, ambedue i sistemi.

La malattia varicosa riguarda il sistema superficiale, il quale è fondamentalmente costituito dalle vene che con terminologia medica sono chiamate “grande e piccola safena”.

La vena “grande safena” è la più lunga del corpo umano; infatti essa si porta dal piede fino in alto nella coscia, ed è dotata di dieci/quindici valvole di cui la prima, importantissima, all’inguine.

La vena “piccola safena” si trova posteriormente nel polpaccio; possiede circa otto valvole e si ammala più raramente della grande safena. Esistono inoltre dei rami venosi meno importanti e più piccoli, che talora nascono dalle vene safene, fino ad arrivare ai cosiddetti capillari.

Il sistema venoso profondo è costituito invece da vene che decorrono all’interno dei muscoli insieme alle omonime arterie. Quando si parla di “Trombosi venosa profonda”, questa riguarda sempre le vene di questo sistema.

Malattia varicosa quindi, lo ricordiamo ancora, significa malattia non delle vene profonde, ma delle vene superficiali: grande safena, piccola safena, vene collaterali, vasi reticolari e capillari.

Quali sono le cause?

Si suppone che la causa più importante delle varici sia quella ereditaria; esistono inoltre dei fattori aggravanti tra cui la gravidanza, la menopausa, l’obesità, il lavoro in posizione seduta o eretta prolungata, la sedentarietà, l’esposizione al caldo umido, la difficoltà a camminare dovuta a problemi artrosico/reumatici, l’età ecc.
Esistono inoltre le varici secondarie, causate dalla trombosi venosa profonda.

Quali sono i sintomi?

Alcuni pazienti, pure in presenza di una severa malattia varicosa, possono non presentare sintomi; altri, invece, con piccole varici possono avere una sintomatologia più importante. I sintomi più comuni sono il dolore, il gonfiore, il senso di peso, i crampi muscolari e il prurito. Il dolore viene avvertito come fastidioso, come una sensazione di bruciore che generalmente compare dopo prolungata stazione eretta e verso sera. Il gonfiore generalmente è modesto, localizzato a livello del piede e delle caviglie e scompare con il riposo notturno.

La diagnosi

In genere una buona “chiacchierata” fra medico e paziente(anamnesi) conduce ad un orientamento abbastanza preciso circa le origini e il significato dei disturbi. L’osservazione clinica del medico esperto consente di avvicinarsi alla diagnosi, ma l’esame ecocolordoppler permette una maggior precisione ed accuratezza anche nel gesto terapeutico. Anche la scleroterpia estetica per il trattamento dei più piccoli capillari, deve quindi tenere conto all’interno della medicina estetica, di questo approccio diagnostico.

Le varici possono avere complicanze?

Tra le complicanze la più comune è la varico-flebite; ricordiamo inoltre l’eczema varicoso, l’ipodermite, l’ulcera e l’emorragia.